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mercoledì 22 febbraio 2017

Vento e Flipper di Murakami Haruki

I primi romanzi dell'autore pubblicati per la prima volta in Italia.


Titolo: Vento & Flipper
Autore: Murakami Haruki
Editore: Einaudi
Genere: raccolta di due romanzi brevi
Collana: Supercoralli
Anno di pubblicazione: maggio 2016
Traduzione:Antonietta Pastore
Prezzo di copertina: euro 19,50
Pagine: 229

" E' così strano, è come se le cose non fossero accadute veramente, disse.
Sì che sono accadute. Poi sono semplicemente svanite. E' difficile, per te?
No. Scossi la testa. Le cose che arrivano dal nulla, prima o poi tornano nello stesso nulla. Tutto qui. "

Trama:

Ascolta la voce del vento Due studenti sono fotografati durante una lunga estate, alla fine della quale si dovranno salutare per seguire i loro studi universitari. Il Sorcio è lo spaccone senza obiettivi che non ha mai preso per le mani un libro e beve troppe birre, ma anche un ragazzo di ricca famiglia che sente sul collo tutto il peso della sua condizione privilegiata. Il protagonista, mai chiamato per nome, è un ragazzo sensibile, alle spalle una storia d'amore dall'epilogo tragico, vive alla giornata ritrovandosi ragazze nude nel letto, fumando sigarette, leggendo in riva al mare. I due diventano amici senza una ragione, si ritrovano al bar ogni giorno a bere una birra e poi a parlare di questioni esistenziali. Entrambi però vengono scossi dalla loro routine dalla presenza di due ragazze. Il protagonista incontra un' ubriaca stesa in mezzo al bar, il Jay's bar, il luogo di ritrovo dei due, che fa la commessa di un negozio di dischi e non ha dito mignolo, mentre il Sorcio pare frequentare una ragazza di cui non vuole parlare ma che a un tratto si decide di presentare al suo amico, per poi tirarsi indietro all'ultimo. Nel mezzo scorrono in sovrimpressione le loro questioni pungenti: il Sorcio vuole abbandonare l'università, forse per fare un torto ai genitori, il protagonista ha fra le mani un destino da salvatore cronico di ragazze malandate con cui cerca di fare i conti senza riuscirci. E alla fine dell'estate se ne dovrà andare e salutare l'amico a cui è affezionato, nei confronti del quale nutre una certa preoccupazione.

Flipper, 1973 Pochi anni dopo il nostro studente di Lingue ha trovato lavoro a Tokyio come traduttore, ha aperto un'agenzia insieme a un collega, una segretaria dalle gambe lunghe gli porta tè e biscotti a metà pomeriggio e gli cuce i pullover bucati. Quando torna a casa ci sono le due gemelle ad aspettarlo, gli preparano la cena, lo scaldano sotto le coperte e lo accompagnano nelle passeggiate della domenica. Le due gemelle sono mantenute da lui che in cambio riceve affetto e cure domestiche, sentendosi di contro in dovere di assecondarle in ogni cosa: per cui un giorno decidono di andare al bacino della centrale idrica per fare il funerale a un quadro di comando del telefono non più utilizzabile. A spezzare questa nuova routine è la vivida immagine dentro di lui di un flipper, un modello particolare col quale aveva giocato tempo prima. Lo cercherà e arriverà, grazie all'aiuto di un professore di spagnolo, a un tu per tu con questa scatola rumorosa e luccicante piena di ricordi. In parallelo, quasi a sottolineare che c'è ancora un forte legame, viene raccontata la vita del Sorcio rimasto fermo al Jay's bar, la cui spalla è diventata Jay stesso, il proprietario cinese di mezza età. Sembra infelice e tormentato, oltre che dalla ricerca di un senso, nelle sue giornate che cominciano all'apertura del bar e finiscono all'alba, dalla ricerca di una ragazza che lo vuole vedere solo il venerdì, della quale resta in attesa per tutta la settimana e, quando proprio non ce la fa più, prende la macchina e raggiunge il molo per fissare la finestra del suo appartamento. Ogni volta, pieno di pensieri, si addormenta sdraiato sul sedile, fino a che un giorno non decide di dare un taglio alla sua vita e programma una partenza.

Commento:

L'amicizia, la solidarietà fra due persone che provano un dolore inspiegabile e nemmeno troppo mostrato. Il Sorcio soffre per la ricchezza alla quale è condannato dalla famiglia e per la sua incapacità ad affezionarsi alle donne. Il protagonista, verso il quale l'autore è un po' autoreferenziale, è uno che ottiene sempre quello che vuole nella vita, perchè tutto si può dire di lui tranne che non faccia con serietà il suo lavoro, ma si riferisce anche al successo con ogni donna che incontra, dalle quali viene trattato quasi con dedizione materna e tuttavia ha un senso di insoddisfazione profondissima che lo porta a essere sempre tirato nel mezzo delle vite degli altri come un protagonista fuori luogo, oppure lo porta a trasformare l'immagine di un flipper che gli gira nella testa in avventura romanzata. Un uomo che vive di sensazioni, silenzi e sigarette. L'espediente di riportare frammenti alternati delle diverse vite dei due protagonisti in Flipper e invece passato e presente in Vento, fa vivere la lettura con una buona dose di suspense senza mai permetterci di perdere il filo della trama o di farci venir voglia di saltare le pagine.

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