aprile 2018 |  Matilda sei mitica!

sabato 14 aprile 2018

I promessi sposi in cerca d'attore, 

Spaz10Teatro in replica a Treviglio


Di produzione bergamasca lo spettacolo andato in scena lo scorso venerdì 13 al Teatro Nuovo di Treviglio ha una vena psicologica e letteraria ed è arricchito dal gusto per la drammaturgia collettiva, un escamotage per dare nuova vitalità ai personaggi arrugginiti del Manzoni.


in scena a Palazzo Visconti di Fara Gera D'adda



regia di Tiziano Ferrari e Lucia Menegazzo

Chi lo dice che la Provvidenza non sia una vittima dei pasticci che gli uomini fanno appena prima di chiamarla disperati a porvi rimedio? O che Lucia non fosse altro che una bisbetica immatura che non ha seguito nemmeno per un attimo i consigli della ragione? Chi lo dice che Don Rodrigo non sia l'incarnazione di ciò che per noi corrisponde al massimo della malvagità, un buco nero necessario per ispessire la trama dei Promessi Sposi, che tutto risucchia e grazie al quale possiamo trovare colui cui tutto additare? O ancora, chi ci assicura che la Perpetua, dietro la sua maschera di donna petulante, non nasconda un ingegno sopraffino? Chi ci impedisce di paragonare le vicende che hanno spinto la Monaca di Monza a prendere i voti a quindici anni con i meccanismi di violenza psicologica sulla donna ancora in uso nella società di oggi?


la Monaca di Monza

Queste ed altre ancora le questioni affrontate in Promessi sposi in cerca d'attore, una produzione di Spaz10Teatro, che cerca soluzioni nuove per interpretare un classico dei classici. Ci si interroga dal vivo, come in un laboratorio teatrale in vetrina, mentre ciascuno degli attori ne prende le parti, sui personaggi che hanno dato vita alla commedia manzoniana e il risultato è un approfondimento originale che va a toccare persino lo scrittore quale personaggio che prende parte alle sorti dell'intreccio, dialogando coi personaggi da lui stesso costruiti.




Quando uno scrittore come Manzoni comincia un viaggio all'interno di un romanzo, durante il percorso, mentre gli episodi da lui ideati stabiliscono dei punti di non ritorno, si ritrova a fare i conti con la propria storia, litigandoci, litigando coi personaggi, con le loro emozioni, sviluppando dialoghi che non lo soddisfano perchè non soddisfano le esigenze dei personaggi stessi.


backstage dello spettacolo al Palazzo Visconteo

Attraverso vari registri, messi in campo con degli artefici teatrali, la compagnia diretta dall'albinese Tiziano Ferrari, e con alle spalle ormai sette produzioni, riesce a fa calare lo spettatore in quell'intricato gioco di specchi che è il teatro e la letteratura e con l'interpretazione che di esse l'uomo ha cercato di darne da duecento anni a questa parte - il Manzoni ha scritto i Promessi Sposi nel 1840.




Una drammaturgia collettiva che da l'impressione di un corpo teatrale che prende vita dalla mescolanza di tipi diversi, sfumature psicologiche e letture soggettive, quindi trasversali, mai riconducibili a uno stile classico. Attraverso la cooperazione reciproca queste immagini emergono, a una a una, come sbocciando: l'aspetto forse più interessante di un teatro che è ricerca da parte di tutti i suoi membri.




Foto di Federico Buscarino