Matilda sei mitica! è un blog di recensioni di libri, eventi letterari e personaggi impegnati a diffondere la cultura nella provincia di Bergamo. Potete anche trovare notizie stuzzicanti su quel che accade altrove.
domenica 15 ottobre 2023
L'avversario di Emmanuel Carrère
Una famiglia americana di Joyce Carol Oates
domenica 8 ottobre 2023
La cronologia dell'acqua di Lidia Yuknavitch
Se hai amato un libro, è difficile descriverlo a. perché sarebbe un’ammissione della fine b. perché davvero ci sono troppi aggettivi fra cui scegliere. È vicino alle donne, almeno a quelle che hanno voglia di urlare. È profondo e scorrevole allo stesso tempo. Brulica. È energia allo stato puro. Racconta la vita di una nuotatrice agonista che va al college grazie al suo talento nello sport, ma parla anche di perdizione e di colpa. Alla fine, e questo lo dico solo perché vale la pena leggerlo pur sapendo la fine, Lidia riesce a liberarsi dal suo passato scabroso e a vivere la propria felicità. Eh no, non vi dico attraverso quali ostacoli, ma vi garantisco che sono parecchi. Enjoy!
giovedì 31 agosto 2023
I diabolici di Boileau-Narcejac
venerdì 18 agosto 2023
Le lune di Giove di Alice Munro
domenica 30 luglio 2023
La donna giusta di Sándor Márai
giovedì 20 luglio 2023
La camera azzurra di Georges Simenon
Grande classico della letteratura francese, atmosfere di campagna, anni Sessanta. Due amanti si ritrovano ogni giovedì nella stanza dell'Hôtel des Voyageurs, inconsapevoli di quello che li aspetta. Il loro destino si intreccia con un caso giudiziario, sulle cui indagini il protagonista verrà interrogato lungo tutto il corso della narrazione. Tony è costretto a un interminabile terzo grado da parte delle autorità, ed è proprio grazie a questo che esplora il significato della sua storia d'amore con Andrée. Scrittura asciutta, fresca e avvolgente di un Simenon maturo, in grado di far roteare magistralmente il punto di vista da presente a passato narrativo. Da leggere tutto d'un fiato, al fresco di una siesta pomeridiana, in un boschetto, al frinire dei grilli.
sabato 24 giugno 2023
Passaggio in ombra di Maria Teresa Di Lascia
Figlia di due madri, cresciuta senza una presenza maschile, soffre fin da piccola il rapporto con il padre, un uomo profondamente insicuro. La madre, una levatrice trasferitasi al paese da giovane, è una donna tutta d’un pezzo che, dopo aver scoperto di essere rimasta incinta in seguito a una breve relazione con Francesco, al ritorno di lui dalla guerra, lo rifiuta senza dare spiegazioni.
Anche il lettore, insieme alla protagonista, resta in attesa di scoprire le ragioni di un gesto che le ha impedito di crescere in una famiglia cosiddetta normale, abbandonandola nelle grinfie affettive di una madre ingombrante e meravigliosa, totalizzante e per questo cieca di fronte ai suoi bisogni. Donna che dimostra fin da subito uno spregiudicato astio nei confronti di Francesco non appena quest’ultimo fa un tentativo di avvicinamento alla figlia.
Sullo sfondo una Puglia calda e vibrante, degli agrari, dei conti, di mercanti arricchiti, Foggia e la provincia, con le sue leggi non scritte.
Infine, l’incontro con zia Peppina, l’altra mamma, zia del padre, che la prende con sé e la fa studiare, che per lei ha grandi progetti. Ancora una volta vittima di un’immagine stampatale addosso, Chiara è alle prese con le mire di una personalità megalomane, che trova nella nipote la possibilità di riscatto per sé e per la famiglia dei D’Auria, aspettativa che la farà nuovamente sprofondare, questa volta di fronte alla frustrazione di una promessa inarrivabile.
Un romanzo ricco, come non ne fanno più. Di relazioni significative, retroscena, pensieri, personaggi secondari che appaiono pieni come i primari, finché ogni gesto non è spiegato, rinsaldato da fatti, alberi genealogici, elementi dettaglianti.
L’intreccio è costruito con anticipazioni alternate ad approfondimenti, via via sempre più incalzanti, sempre più in grado di restituire un quadro completo, in un numero funambolesco che trascina il lettore fino alla fine. Come in un gioco di specchi, alla ricerca della verità, o, più semplicemente, dell’origine di ogni cosa, ovvero del perché Chiara si sia ritrovata, adulta, sola e sconsolata in una casa di città.
Con stile raccolto ma ardente, intimo ma straripante, Mariateresa Di Lascia racconta una storia famigliare del sud Italia impregnata di tradizioni, contraddizioni, lasciando intravedere anche un pezzetto di cronaca giudiziaria, emblematica dei rapporti tra classi nella Puglia agricola nel secondo dopoguerra.
giovedì 15 giugno 2023
Cassandra a Mogadiscio di Igiaba Scego
Cassandra vede Troia che brucia, ma non viene ascoltata, perché Apollo, che l’amava senza essere ricambiato, le ha lanciato contro una maledizione. Così anche Igiaba, insieme alla sua famiglia, osserva dall’Italia la sciagura che si riversa sul popolo somalo dal 1991, la guerra civile, senza che nessuno la capisca.
Perché i compagni di classe organizzano feste di Capodanno e baciano per la prima volta. Perché l’occidente di fronte allo scempio vissuto dai connazionali volta lo sguardo dall’altra parte, parla di Afghanistan, di Saddam Hussein, mentre lei, riversa su un water, vomita via il Jirro, la maledizione.
Quell’atroce maledizione che odora di carne in putrefazione e kalashnikov, che la inchioda al bagno, in una bulimia nascente, nell’attesa che sua madre torni, hooyo Chadigia, che a quel conflitto è andata incontro. “Perché mamma sei andata incontro alla guerra?” chiede Igiaba, e lei risponde che è stato per ritrovare i figli abbandonati ai tempi del regime, e per lottare per il suo clan. Perché nonostante la Somalia ami Chadigia, Igiaba e gli altri, il suo popolo non l’ha corrisposta.
Per lungo tempo è stata dominata da individui sanguinari, dalla lingua tagliente come un coltello, dittatori e bianchi (gaal) violentatori di donne, che l’hanno trasformata in latrina, discarica a cielo aperto. Perciò lei ha procurato a loro, aggressori, vittime, abusanti o abusati, il Jirro, la prova del dolore.
Pochi romanzi sanno tratteggiare con rigore storico e al tempo stesso pathos linguistico il livore e le vicissitudini di uno scontro fra i più sanguinolenti della Terra. E Igiaba lo fa con le testimonianze dei suoi cari, attraversando il suo stesso passato, alla ricerca di risposte, ma il più delle volte confrontandosi a lungo con le domande. In una piccola cucina romana, avvolta da maglioni infeltriti, fra un tè alla cannella e chiodi di garofano e un musical di Fred Astaire.
Con la consapevolezza di chi sa che cucirle fra loro, le voci della storia, è l’unica via per sopravvivere all’oblio nel quale la modernità ha lasciato cadere la vecchia colonia, sua patria.
lunedì 29 maggio 2023
Al di qua del fiume di Alessandra Selmi
Al di qua del fiume di Alessandra Selmi è una storia grigia, lugubre, verace. Malmessa, quanto ai personaggi, immersi nel clima contadino della bassa bergamasca al confine col milanese della fine dell’Ottocento.
Eppure piacciono. Risvegliano, nel lettore, quel senso di comunità a cui oggi tanto si anela, nelle vite anonime e parallele che conduciamo. Nel libro tutto s’intreccia, restituisce calore, asperità. La vita con la morte, gli ultimi coi ricchi, il lavoro con l’osteria, il vino con la zuppa, e la cotenna dentro, mica scherziamo.
Il villaggio Crespi, costruito attorno al primo cotonificio della zona, che diede lavoro a centinaia di persone, fu costruito dal sciur Crespi in persona, ampliato da suo figlio Silvio, tenuto insieme dal nipote, prima del collasso.
Tutt’intorno il fiume Brembo, i suoi argini, boschetti e campi coltivati. Nebbia che si taglia con il cucchiaio, la centrale idroelettrica, pupillo del figlio Silvio, non appena arrivò anche qui l’elettricità. Le sparizioni, il disonore, il duro lavoro, le dicerie, chi si arrangia come può, una bocca di rosa, un rincitrullito.
L’assassino, il conte, l’omosessuale costretto a una vita di clandestinità, il galoppino del padrone, che passa tutte le sere a controllare che giù alla fabbrica sia tutto a posto. La festa delle spose dell’anno, il locandiere senza una gamba. La veggente, il cattivo ignorante. L’om de famea, lavoratore instancabile, che pur di mantenere il suo onore riempie di botte il figlio.
Questo il quadro variopinto del romanzo, condito con una soffice storia d’amore che aleggia per tutto il suo corso. Un affresco di personaggi realistici, di sofferenze, di storia. La storia della prima realtà operaia innovativa d’Italia, con le sue gioie e le sue atrocità.
domenica 23 aprile 2023
Salvare le ossa di Jesmyn Ward
Dopo aver più volte accolto dentro di sé l'uomo che ama, senza esserne ricambiata, Esch si sente come una dea greca adirata e in procinto di vendetta. Ma questo non basterà a riscattarla dalla condizione di povertà in cui versano lei e la sua famiglia, acuita dallo stato di povertà interiore provocato dalla recente morte della madre. Un padre alcolizzato, un figlio scommettitore in tornei fra pitbull, e allevatore, per cavare qualche spicciolo, di una femmina alla quale è affezionatissimo, China, vincitrice di tutte le battaglie; una figlia abusata dai ragazzi del quartiere, Manny compreso, di cui è innamorata perdutamente, il quale ha già una fidanzata; un ultimo figlio nato dal parto che ha visto morire la madre; infine, un primogenito, Randall, unico personaggio positivo, che spera in una fuga da Bois Sauvage grazie a una carriera fortunata nel baseball.
Questo è il quadro che fa da sfondo alla vicenda raccontata da Jesmyn Ward, scrittrice statunitense e professoressa all'Università Tulane di New Orleans. Non foss'altro che sta per arrivare un uragano a sconvolgere ulteriormente le loro vite. Con una lunga attesa e un procedere palesemente sconclusionato dei preparativi per mettersi al riparo dal disastro ambientale che sta per investire la costa, la famiglia si ritrova di fronte a una serie di interrogativi e problemi personali che a poco a poco, grazie a una lente d'ingrandimento degna di una penna dotata, rivelano una profonda fratellanza. Afona, costretta al silenzio da un destino crudele che li ha messi a dura prova, ma pur sempre pulsante e viva, pronta a rivelarsi giusto un momento prima di sfiorare la tragedia, come solo un amore malsano è in grado di fare.
Il rischio di annegare è alto e metterà a rischio le loro vite, forse per sempre. Destinato a diventare il primo di una saga, dove il secondo romanzo, Canta, spirito, canta è pubblicato sempre da NN editore insieme a Crepuscolo, il terzo, il finale di questo libro suscita senza alcun dubbio la voglia di proseguire, anche, ma non solo, per scoprire come riuscirà Esch a portare avanti la cosa che cresce dentro di lei, questa volta, forse, in compagnia di un altro affezionato giovane del quartiere, Big Henry, che non mancherà di offrire asilo alla famiglia nel momento del bisogno.