|  Matilda sei mitica!

giovedì 25 aprile 2019

Un viaggio sulle note di Chopin alla Ca' del Gio di Osio Sopra. Il concerto di Leonardo Locatelli.


Vienna

Sono stata invitata a una sezione di pianoforte di Chopin, realizzata dal musicista Leonardo Locatelli, nello spazio artistico e un po' behemièn della Ca' del Gio di Osio Sopra in provincia di Bergamo. Non solo ho fatto amicizia con la musica classica ma ho anche acquisito informazioni sulla vita del famoso musicista, immersa in un'atmosfera serale che ricorda quella dei salotti viennesi rappresentati da alcuni grandi scrittori del novecento.


Entro, mi siedo. Ogni cosa sembra essere al suo posto, incluso il pianista, che, come ci è stato annunciato, era emozionato per la prima esecuzione di Chopin. Lo siamo anche noi. L'annunciatrice, sua moglie, lo elogia con delicatezza, tenendo in braccio il loro bambino. 

Chopin entra in scena, prepotente, subdolo. Ha già conquistato i nostri timpani quando, alla fine del  primo brano, il pianista Leonardo comincia a introdurci la vita del musicista ebreo polacco. La Polonia resterà per sempre nel suo cuore, anche se, per inseguire il suo talento, sarà costretto a emigrare prima a Vienna e poi a Parigi. 

Ripiombo, con il secondo brano, nelle emozioni inquiete di Chopin, la paura che l'aveva attraversato da giovane, inesperto, in una città straniera. Respiro la sua piccolezza. Forse è questo che fa un grande artista, conferisce, a noi che ascoltiamo, il potere di immedesimarci in lui. Di provare compassione e gioia, insieme a lui. Arriva il periodo più gaudente, quello che accompagna la sua relazione d'amore con la dama più grande di lui ed esperta, che lo traghetterà verso l'esperienza dell'adulterio. Infondo siamo tutti peccatori, sussulto con piacere dentro di me. 

sala concerti alla Ca' del Gio


L'atmosfera è umida, osservo con cautela le persone del pubblico accanto a me, sono tutti catturati. Quindi continuo a immergermi, a occhi chiusi, dentro le mie sensazioni. Lascio che le note stridano e gioiscano nella mia pancia, enfatizzino e scoppino dentro la mia testa e poi consolino, ansimanti, le mie ossa. Non essendo esperta di musica classica, avevo paura che un concerto di un'ora sarebbe stato interminabile. Invece siamo alle ultime quattro esecuzioni e non me ne sono resa conto. Sono composizioni che vengono chiamate 'tecniche' e che raccontano del periodo più maturo della vita di quest'uomo, che appare già così sensibile.

Mi sembra di aver fatto un incontro, stasera, nelle quattro mura di una luce soffusa ad atmosfera umida. Sono stata nei salotti viennesi novecenteschi; ho visto, in un lampo, le difficoltà di un giovane a inserirsi in un ambiente elitario; ho scorto di sbieco l'animo dolce di un artista. All'uscita ci ho messo un attimo a realizzare che le tartine e la taverna erano ambientate nella Osio Sopra del 2019. Un sentimento di gratitudine per Leonardo e per la sua famiglia, che ha allestito per pochi amici un concerto di piano di Chopin, mi ha invasa. 

il pianista Leonardo Locatelli

I commensali hanno iniziato a scambiarsi ringraziamenti e convenevoli, chiacchierando del più e del meno. Io, sognatrice romantica quale sono, cercavo ancora fra la folla del salotto viennese, per vedere se scorgevo Franz Werfel e la sua scrittura femminile azzurro pallido.




2 commenti:

  1. Meravigliosa, speciale e unica Viola!

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  2. Fantastica Viola . Hai espresso i sentimenti di un momento musicale vissuto.. Per un attimo anch'io mi sono trovata nei salotti viennesi.
    Grazie al maestro Leonardo Locatelli.

    Silvana A.

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