Quando l'amore non basta più: come trasformare una crisi di coppia in una rinnovata felicità
Il silenzio spesso è l'unica forma di
comunicazione. Ci comunica che siamo arrivati in profondità, al
nocciolo dei nostri problemi: non ho più parole, dicono a volte gli
amanti. Ci insegnano le dottoresse Gloria Volpato e Francesca Scarano
che le coppie che vanno in terapia a volte non si conoscono: “Questa
cosa di te non la sapevo”. E di solito quando l'uomo o la donna
all'interno della coppia riescono a mostrare la loro vulnerabilità,
a rompere il silenzio, “poi succede che l'altro se ne prende cura,
come se avesse fra le mani un dono prezioso”. Parlare d'amore non è
facile, c'è chi dice che bisognerebbe guardarsi da chi elargisce
consigli, ma qualche pillola di psicologia può venirci in aiuto.
Per cominciare la dottoressa Volpato ha
voluto lanciare un messaggio di speranza per gli amori finiti. “Alla
presenza del mio ex marito, sono molto commossa. Sono sempre più
convinta che se l'amore c'è stato, allora entrambi ne escono
vincenti, perchè quando si ama si fa un dono all'altro, quello di
riuscire a incontrare parti di se' che altrimenti, senza la forza
scatenante della passione, non conosceremmo mai: le nostre parti
in ombra”, l'aspetto infernale dell'amore. “Ci innamoriamo di
qualcuno perchè inconsciamente sappiamo che quella persona tirerà
fuori il meglio ma anche il peggio di noi stessi. Quando sappiamo
guardare ad un rapporto d'amore come ad un percorso di conoscenza
autentica di noi stessi ne usciamo sempre vincenti”.
Non ci credete? Forse perchè
confondete il dolore inevitabile che bisogna attraversare quando una
storia finisce (se vuoi vedere di cosa si tratta, vai a sbirciare
questo video dell'artista Marina Abramovic, proiettato a fine
conferenza ), con la
fatica logorante di rimanerci attaccati. Perchè rimanere attaccati a
un amore finito ci logora? “Per risanare una crisi di coppia
bisogna essere in due, altrimenti è come nuotare controcorrente, che
infondo è una forma di resistenza al cambiamento”.
“Innamorarsi è facile, semplicemente
accade”, continua la dottoressa Scarano “la vera sfida è
continuare ad amarsi anche dopo che sfiliamo via le lenti rosa,
quelle che ci fanno vedere l'amato o l'amata come un Dio o una Dea”.
Superare la fase che gli psicologi chiamano luna di miele. “Ed è
impressionante scoprire quante persone credono all'eternità della
luna di miele. Se non sento più le stesse forti emozioni che sentivo
all'inizio allora vuol dire che non sono più innamorato, pensano in
molti”. Ma non è così, “tutti i rapporti di lunga durata vanno
incontro a delle fisiologiche crisi, che possono essere un modo per
conoscerci meglio”, sfatare alcuni miti che abbiamo sull'altro e
aprirci a nuovi interrogativi.
Ciò che molto spesso porta al
fallimento di una relazione è l'eccessivo carico emotivo che
chiediamo al partner di riparare. “E' come se a un certo livello ci
augurassimo di poter ritrovare quel paradiso perduto che non c'è
stato nel periodo precedente oppure nella nostra storia familiare”.
Ecco che allora ci trasformiamo, senza rendercene conto, con le
nostre pretese e il dito puntato contro l'altro, in bambini. “Quello
che dovremmo chiederci è: cosa sto cercando di non sentire se vengo
da te in maniera così violenta?”. La rabbia nasconde spesso la
paura, la vergogna, la fragilità. “Quando non vogliamo provare il
dolore e la paura che l'altro ci provoca finiamo per nascondere i
nostri sentimenti con maschere e ruoli” (se vi interessa
approfondire, lo stile isolato, lo stile disorientato, lo stile
isterico, lo stile del potere).
A conclusione, un elogio alla poesia:
chi voleva fra i presenti pronunciava ad alta voce una parola, per
condividere ciò che provava in quel momento rispetto ai temi
affrontati. “Dialogo, attaccamento all'idea che ho di me,
vulnerabilità, equilibrio, impegno, vita, sofferenza, speranza,
visione, cura, leggerezza, scintilla, gratitudine, paure, tutto
torna, conferma, lotta, spazio per me, aiuto reciproco”.
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